" - Alpi 2002 - "
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By Microsoft Map Point

07-08-2002 (mercoledì)

Ci svegliamo e fa già un gran caldo.
Siamo contenti che almeno oggi forse viaggeremo asciutti.
Andremo in Francia e le vere montagne passeranno sotto le nostre ruote.
In autostrada da La Spezia fino a Savona e poi su per Cuneo.
Il tratto d'autostrada è pericoloso fino a Savona: un andiriviendi di gallerie e squarci di mare azzurro un dentro e fuori che quasi ti acceca e confonde troppi tir e vacanzieri distratti. Più interessante soprattutto la seconda tratta da Savona a Cuneo con dei bei curvoni in susseguenza e senza traffico.
Ci fermiamo a Cuneo in un ristorante sulla statale dove consumiamo aimè il nostro ultimo pasto italiano insieme ad un buon barolo. All'orizzonte si cominciano a vedere le vette maestose delle Alpi l'ansia cresce finalmente si comincia a salire. Prendiamo su per il Colle della Maddalena la strada è priva di traffico e abbastanza panoramica; questa zona sembra dimenticata dal turismo, i paesini sembrano abbandonati e i pochi vacanzieri si ammassano a Vinadio per i bagni nelle acque dello Stura e delle terme. Il Colle della Maddalena (1991 metri) chiamato dai francesi Col de Larche si presenta come un vasto altopiano verde, poche persone, un rifugio abbandonato e decadente, quassù è veramente stupendo, ma ho l'impressione che sia unicamente un punto di transito, una via d'ingresso o d'uscita tra Italia e Francia. Molto bella l'ascesa con molti tornanti, buona pavimentazione e tante, tante curve.

Appena entrati in Francia, il paesaggio cambia, i dorsali dei monti sono meno selvaggi e coperti di boschi di conifere, le strade sono integre ed i paesi, con poche case, sono curati in maniera scrupolosa. Fioriere di legno ai lati della strada case alpine decorate, urbanistica perfetta. Dal punto di vista estetico ai francesi non si può proprio dire niente!!! Siamo in riserva di benzina dal colle e finalmente facciamo rifornimento a Barcellonette (deliziosa e ridente cittadina) mi piace subito di questo posto, vorrei fermare quì, ma Briançon è vicina. Torniamo sui nostri passi per qualche chilometro e a Saint-Paul prendiamo la salita del Col de Var.
La salita è faticosa, la strada ha un bel panorama, ma molto dissestata. Foto di rito sul Col de Vars (2109 metri) poi la discesa. Qui la strada è perfetta, con dei bei curvoni, chicane, cambi di direzione, staccate e tanti tornanti. Mentre scendiamo Maurizio si accorge che il freno posteriore ha i ferodi finiti.
Arriviamo a Briancon, il nostro alloggio non è proprio in paese, ma bensì sul monte che lo sovrasta. Albergo molto carino, ben curato, con una vista spettacolare sulla valle ed i massicci circostanti. Siamo stati fortunati. Ceniamo in un ristorante al centro di Briancon due passi per digerire e tutti a dormire.
Giorno 3

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