Passo della Futa e Raticosa
by Belamav
La Strada
Non ho la pretesa di voler raccontare davvero tutto sulle strade che collegano
i capoluoghi emiliano e toscano ( Bologna e Firenze...), ma se la Ducati ha
chiamato il suo ultimo modello Multistrada in onore de "La Strada"
e cioè la SS65 della Futa, direi che pubblicare su Hondapeople due righe
al riguardo non può essere che cosa giusta.
Procedo con ordine. Sono di Ferrara, se voglio fare due curve anche solo di
collina devo trasferirmi nelle zone circostanti Bologna e da lì decidere
dove salire… La totalità dei motociclisti Ferraresi lo fa seguendo
la SS64 (la Porrettana per i Ferraresi e la Ferrarese per i Bolognesi….che
fantasia!).
Sono 45 chilometri senza infamia e senza lode con l'unica perla del tratto che
da Lovoleto porta ad entrare in Bologna. Una sequenza di una decina di curve
medio-lente in rapida successione che immettono in una serie di ampi curvoni.
L'hanno anche riasfaltato da poco per cui è davvero piacevole affrontarlo
con ritmo allegro.
All'entrata a Bologna si prende la tangenziale in direzione S.Lazzaro e da qui
partono le alternative. O si prende l'uscita 11bis e si va a prendere la Futa
oppure si esce alla 13 e si sale per una parallela che passa per Monterenzio.
Noi facciamo i classici e prendiamo la Futa. Bisogna pazientare qualche chilometro
cittadino tra semafori e traffico selvaggio, che portano fino a Pianoro. All'uscita
del quale un simpatico doppio tornante ci comunica che si inizia a salire.
Tutto il tratto da qui a Monghidoro è stato recentemente riasfaltato
dopo che negli anni scorsi i lavori per la posa di cavi telefonici l'avevano
sventrata...
dire eccezionale è poco. Qui abbiamo davvero tutto, fondo stradale nuovo,
percorso gustosissimo, panorama, ricchezza di posti dove effettuare soste eno-gastronomiche.
E' un tratto davvero molto bello, occorre solo prestare molta attenzione a due
cose.
Vista la quantità di "fauna da competizione" presente nei week-end
di sole da queste parti, i controlli velox all'interno dei paesi sono estremamente
probabili ed inflessibili, e la stessa "fauna" non sempre si comporta
in maniera irreprensibile nei confronti di chi in allegro passeggio si sta gustando
la sequenza di curve!
Un paio di Km prima di Loiano c'è il cosiddetto "Belvedere".
In pratica all'esterno di una curva verso sinistra c'è uno spiazzetto
chiuso da aiuola dove si gode di un panorama stupendo guardando la vallata,
e guardando la strada, purtroppo ci sono anche delle bagarre degne del Motomondiale...
molto pericolose!!!
Passato Monghidoro i 10 km che mancano al Passo della Raticosa sono ancora da
riasfaltare per cui bisogna prestare un minimo di attenzione in più.
Raggiunta la cima del Passo lo Chalet è una sosta obbligatoria. Raramente
qui si trovano meno di tutte le moto del mondo e spesso trovare un parcheggio
non è scontato.
Consiglio a tutti il gnocco fritto con salame toscano e pecorino…
A questo punto di può proseguire verso la Futa. Purtroppo il tratto da
qui a Firenze non è ancora stato riasfaltato, un vero peccato perchè
merita davvero un lifting come il pezzo precedente. Scendendo i problemi sono
minori perchè le toppa che corre longitudinalmente sulla strada è
nel senso opposto, certo prestare la massima attenzione al fondo è comunque
doveroso.
Invece di andare dritti verso Firenze, un bellissimo tratto si trova dopo 7/8
km di discesa.
Prendendo la deviazione verso Fiorenzuola si trova una bella discesa che fra
i miei amici viene chiamata "Laguna Seca" perchè c'è
un tratto che assomiglia al famoso "Cavatappi". Sono 15 km gustosissimi
da fare tutti d'un fiato. Arrivati in fondo si ha la possibilità di andare
verso Scarperia, percorrendo l'ultimo tratto del percorso che collega Imola
a Firenze: il passo del Giogo.
Forse come geometria delle curve è uno dei tratti più belli di
queste zone, ma l'asfalto è una mezza schifezza per cui non si riesce
a gustarlo come si potrebbe.
In cima a Passo c'è un bar/ristorante ideale per rifocillarsi...
ma penso sempre a mangiare? ....Sì!!!
Arrivati a Scarperia troviamo le indicazioni per il circuito del Mugello, dove
fa piacere sostare guardando i ragazzi impegnati a girare in pista. A questo
punto non rimane che tornare indietro, decidendo se preseguire per Borgo S.Lorenzo
e dirigersi verso il passo del Muraglione e sbucare a Forlì (ma per un
Ferrarese questo significa poi 100 km della pianura più piatta e senza
curve della terra nel tratto Forlì-Ferrara...), oppure ripercorrere il
Passo del Giogo, magari fino ad Imola oppure seguire una delle mille strade
possibili per riprendere La Strada.
Bellissimo il tratto segnalatomi da Dr.Ergal della "Cantinetta". Tornati
con una qualsiasi combinazione di strade allo Chalet Raticosa per l'ennesima
sosta prima del ritorno a casa, si apre l'ennesimo dubbio, scendere per la Futa,
scendere per Monterenzio o andare verso l'"autostrada"?
Il tratto per Monterenzio collega la Raticosa a Idice (sulla via Emilia a pochi
km da S.Lazzaro). E' un tratto di 40 km in cui i primi 20 sono davvero belli,
mentre gli ultimi sono un susseguirsi di paesini. A mio modesto parere il tratto
è molto più bello in salita che in discesa, perchè la carreggiata
è meno rovinata. Generalmente io salgo per di qui e scendo dalla Futa
proprio per questo. Comunque in questa gita virtuale scendiamo per la Futa ripercorrendo
la fantastica sequenza di curve appena riasfaltate, per arrivare a Bologna davvero
rigenerati!
Aggiungo una sola deviazione. Dopo 6/7 km di discesa troviamo un incrocio con
indicazione verso sinistra Castel dell'Alpi. Imboccandolo troviamo una quindicina
di chilometri, con fondo decente, piacevolissimi. Arrivati al Paese troviamo
un laghetto dove magari progettare una sosta per prendere un po' di sole...
Un Km prima del paese troviamo le indicazioni per Bologna utilizzando la Fondovalle
Savena. Ci aspettano quindici chilometri di un percorso abbastanza lento dentro
un bosco, con un fondo appena decente terminati i quali arriviamo all'"autostrada".
In pratica si arriva ad uno stop in un crocevia dove procedendo dritti verso
Bologna, abbiamo 14 chilometri verso Pianoro Vecchio che sono larghi come una
strada a quattro corsie, con asfalto perfetto e con una sequenza di curvoni
medio-veloci che fanno la felicità di tutti quelli che adorano "doppiare"
i limiti di velocità. Ovviamente in questo tratto non ci sono paesi o
intersezioni che possano rappresentare un periocolo. Per queste caratteristiche
nella mia compagnia è soprannominata l'"autostrada"...
Se devo essere onesto io preferisco tanto i tratti tutti curve tutti da guidare,
ma almeno una volta bisogna provarla perchè è davvero un tratto
particolare, considerando che siamo in montagna....
Arrivati a Pianoro si riprende la Futa e si entra a Bologna a conclusione del
giro. Faccio le ultime considerazioni. Tutti i percorsi che ho descritto si
prestano ad essere affrontati con qualsiasi moto e a qualsiasi andatura. Per
cui sia che siate degli smanettoni incalliti da tuta di pelle e ginocchio a
terra in ogni curva, sia che vogliate fare la tranquilla gitarella con passeggero
verso il ristorante tipico (e da queste parti tra Fiorentine, funghi e cacciagione
non si sbaglia mai!!!), troverete modo di divertirvi al massimo.
Cosa aspettiamo a organizzare una gita insieme????
Simone "Belamav"