LA VAL PUSTERIA

Da Cortina si sale in direzione Ovest al Passo Tre Croci (1805 m.) e si prosegue fino al bivio di Dogana Vecchia poco prima del quale si possono ammirare le Tre Cime di Lavaredo (anche se da questo punto di osservazione se ne vedono soltanto due). Al bivio si svolta a destra e si percorre la Valle di Ansiei che inizia coperta di boschi e prosegue fino ad Auronzo presso il lago artificiale di S. Caterina (862 m.): superato quest'ultimo si imbocca la strada che a sinistra sale al Passo del Zovo (1489 m.) con una pendenza media del 15% e numerosi tornanti. La discesa sul versante Nord del Passo presenta una pendenza media del 12% e conduce a Padola dove si prosegue a sinistra lungo la strada della Val Padola che sale con una pendenza massima del 8% al Passo di Monte Croce Comelico (1636 m.). Da qui si gode di uno stupendo panorama sulle Dolomiti di Sesto a sinistra. La discesa dal Passo avviene verso Nord lungo la Valle di Sesto con una pendenza massima del 12% attraverso gli abitati di Moso e Sesto (1316 m.) per giungere a S. Candido dove si svolta a sinistra e si percorre la Val Pusteria. Questa valle è ben diversa rispetto alle valli dolomitiche: è molto ampia e lungo la strada che la percorre il traffico (anche pesante) è sempre denso e a volte si verificano anche code di alcuni km. in prossimità dei semafori posti presso i centri abitati del fondo valle. Si superano quindi Monguelfo e Valdaora e si giunge a Brunico che può essere considerato come punto di ristoro visti i numerosi ristoranti che vi si trovano e dopo questa piacevole tappa si prosegue verso Ovest fino alla confluenza con la Strada Statale n°12 che collega Bolzano a Vipiteno. Questo avviene presso Bressanone da dove si giunge, dopo una decina di km, a Ponte
Gardena dove si svolta a destra per imboccare la Val Gardena che si apre prima stretta lungo una gola, per allargarsi poi tra i prati che avvolgono Ortisei. Ci si trova ora nel cuore della valle dove è radicata la cultura ladina che si manifesta nella lingua parlata dagli abitanti, oltre che nelle abitazioni e nei costumi tipici. L'itinerario prosegue ora attraverso Santa Cristina e Selva di Val Gardena che sono gli altri centri della valle e dove il turismo è diffuso in estate come in inverno. Dopo l'abitato di Plan la pendenza si fa sentire lungo la rampa che conduce al bivio presso il quale si svolta a sinistra per giungere dopo 5 tornanti al Passo di Gardena. Il panorama da questo punto spazia a Ovest sul Sassolungo e a Est sulle Tofane e dopo aver riposto la macchina fotografica si inizia la discesa che con una pendenza del 12% conduce in Val Badia. Dopo Colfosco si giunge al bivio presso il quale si svolta a destra per attraversare l'abitato di Corvara (1555 m.) e iniziare il tratto che con 11 tornanti sale (concedendo notevoli scorci sul Sassongher a Nord-Ovest) al poco trafficato Passo di Campolongo (1875 m.). Da quest'ultimo si scende verso Sud per giungere ad Arabba (1602 m.) e proseguire poi verso sinistra percorrendo la Val di Livinallongo fino alla biforcazione che a sinistra per iniziare la salita che conduce al Passo di Falzarego. Questa salita si affronta grazie ad una strada dalla larghezza di 6 metri che raggiunge la sua pendenza massima dell'8% nei pressi di Cernadoi (1512 m.). In tutto si contano 20 tornanti che si snodano tra boschi di larici fino a giungere al Passo da dove si gode di un panorama che spazia a Sud-Ovest fino al ghiacciaio della Marmolada mentre subito a Est non passa inosservata la piramide del Sas da Stria (2411 m.). Scendendo verso Est si percorrono i numerosi tornanti che lasciano a destra le 5 Torri e a sinistra le spettacolari Tofane quindi si oltrepassano Pocol e una breve galleria che apre la scena alla meravigliosa conca naturale di Cortina alla quale si giunge dopo 3 km.

da Dolomiti.it