" - Alpi 2002 - "
4 ° giorno

Scarica il percorso (26 kb)
By Microsoft Map Point

09-08-2002 (venerdì)

Oggi affronteremo altri 2 mitici colli francesi.
Subito vicino Briançon troviamo il Col d'Izoard (2360 metri), la salita è ricoperta di boschi di conifere, l'aria è fresca, aromatica e pregna di umidità. L'elemento acqua qui è da per tutto: torrenti pieni di sassolini levigati e piccole cascatine, vengono giù dalle sponde ostili dei monti. In vetta il freddo pungente ti entra nelle ossa ed il paesaggio si trasforma in lunare. In vetta c'è una sorta di museo della bicicletta che espone in una teca di vetro la maglia gialla del grande Fausto Coppi e la bandiera dell'Italia che portò sulle spalle quando trionfò in una tappa su questo passo conosciuto anche da tutti i ciclisti.
Il vederla, trasmette una certa emozione ed un senso di passato glorioso… eh si queste strade sono state solcate da grandi uomini!!!.

-
La discesa è molto pericolosa, i tornanti si fanno in seconda e lo spettacolo diventa sempre più ostile, profondi burroni, strade prive di protezione a valle, montagne impetuose e selvagge, pietre, sassi, macigni enormi sembrano caduti dal cielo in un'epoca ormai lontana ed ora sono immobili lì, in un equilibrio precario.
Sembra di essere sopra una montagna di pietre accatastate da un grande gigante… questo gigante si chiama "NATURA". Scendendo di quota si attraversa una valle stretta molto verdeggiante i paesini sono tutti con casine di legno. Ci dirigiamo verso il confine, la strada si incunea frà le montagne attraverso una stretta gola, attraversiamo il caratteristico paese di Chateau Queiyras.
Svoltiamo poi in direzione del Colle dell'Agnello (2748 metri) che segna il confine Francia-Italia. Si comincia a salire la strada è veramente stretta e tortuosa il freddo è sempre più pungente ed una nebbiolina gelata ci accompagna attraverso una valle strettissima fra due montagne con un torrente nel mezzo e si comincia a vedere tanta neve sulle cime. Finalmente siamo in vetta al colle e fa molto freddo.
Questo passo assolutamente, non turistico, per me è una vera sorpresa... Tutto intorno solo montagne imponenti cascate e torrenti. La discesa è molto ripida, sulla sinistra si comincia vedere il Monviso e di fronte si scorge un laghetto. Il paesaggio sembra disegnato, finto per quanto è eccezionalmente perfetto… qui non c'è proprio nessuno , le poche case di legno lungo la strada sembrano abbandonate. Arriviamo a Pontechianale il primo paesino dopo il confine e vista la fame ed il freddo decidiamo di fermarci a mangiare finalmente in un ristorante italiano. Dopo un pranzo abbondante, coronato da bottiglie di barolo, amari e grappa in quantità, decidiamo di salire con la seggiovia del Monviso. 20 minuti di ascesa sotto il nevischio e una fitta nebbia che sembra non finire più.
Arrivati su al rifugio si vedono solo nubi. Siamo gli unici in questa giornata ad esser saliti su. Il proprietario del rifugio (ex campione di rally) ci dice che ogni giorno salgono su almeno 300 persone mentre noi oggi siamo i primi e gli UNICI. Comunque ne è valsa la pena, sulla seggiovia ci siamo molto divertiti.
La strada del ritorno è la stessa dell'andata: giu per il Colle dell'Agnello e di quindi nuovo Col d'Izoard per tornare a Briancon.
Si percorre la mitica "Route des Grand Halpes". Stasera dopo il ristorante francese andremo al supermercato per farci 2 bei panini. Qui Massimo e Maurizio, si scatenano in una serie di gag esilaranti. Alla fine con un po di fatica per il nostro scarso francese usciamo dal market con due bagette appena sfornate, formaggi, salumi e birre in quantità. Stasera ceniamo con dei splendidi panini. Meno male!!!
Giorno 5

Scarica il percorso (26 kb)
By Microsoft Map Point